Gennaio 2014
Venerdì 17/01/2014 h. 21,00
Vado, sala biblioteca comunale
La kryptonite nella borsa
di Ivan Cotroneo
Italia 2011
Sabato 25/01/2014 h. 15,30
Monzuno, saletta ragazzi - biblioteca comunale
L’armata Brancaleone
di Mario Monicelli
Italia, Francia, Spagna 1966
Rassegna cinema ragazzi
Giovedì 30/01/2014 h. 21,00
Monzuno, saletta ragazzi - biblioteca comunale
Cosa piove dal cielo? (Un cuento chino)
di Sebastiàn Borenzstein
Argentina 2011
Febbraio 2014
Martedì 11/02/2014 h. 21,00
Vado, sala biblioteca comunale
Il figlio dell’altra (Le fils de l’autre)
di Lorraine Lévy
Francia 2012
Sabato 22/02/2014 h. 15,30
Monzuno, saletta ragazzi - biblioteca comunale
Hugo Cabret
di Martin Scorsese
USA 2011
Rassegna cinema ragazzi
Giovedì 27/02/2014 h. 21,00
Monzuno, saletta ragazzi - biblioteca comunale
Come un tuono (The place beyond the pines)
di Derek Cianfrance
USA 2012
Calendario proiezioni dicembre 2013
Dicembre
Venerdì 13/12/2013 h. 21,00
Vado, sala biblioteca comunale
Detachment
di Tony Kaye
USA 2011
Rassegna: Tempi moderni
Mercoledì 18/12/2013 h. 21,00
Monzuno, saletta ragazzi - biblioteca comunale Monzuno
Pina
di Wim Wenders
Germania 2011
Calendario proiezioni Ottobre - Novembre 2013
Ottobre
Giovedì 10/10/2013 h. 21,00
Vado, sala biblioteca comunale
La prima notte di quiete
di Valerio Zurlini
Italia 1972
Rassegna: Come eravamo
Martedì 29/10/2013 h. 21,00
Monzuno, saletta ragazzi - biblioteca comunale Monzuno
Un sapore di ruggine e ossa
(De rouille et d'os)
di Jacques Audiard
Francia 2012
Novembre 2013
Giovedì 14/11/2013 h. 21,00
Vado, sala biblioteca comunale
Biutiful
di Alejandro Gonzàles Inàrritu
U.S.A. 2010
Venerdì 29/11/2013 h. 21,00
Monzuno, saletta ragazzi - biblioteca comunale Monzuno
La pelle che abito
(La piel que habito)
di Pedro Almodovar
Spagna 2011
Rassegna: Vendetta
Etichette:
Programmazione
8 marzo 2013
Festa della Donna
Centro sociale di Vado e Marzabotto
ore 19.30
THE HELP di Tate Taylor
USA 2011
Proiezione aperta a tutti
Festa della Donna
Centro sociale di Vado e Marzabotto
ore 19.30
THE HELP di Tate Taylor
USA 2011
Proiezione aperta a tutti
Etichette:
Programmazione
Marzo 2013
Martedì 12/03/2013 h. 21,00
Vado, sala biblioteca comunale
Jungle fever di Spike Lee
USA 1991
Rassegna: Dis/integrare
Martedì 26/03/2013 h. 21,00
Monzuno, sala biblioteca comunale
Crossing over di Wayne Kramer
USA 2009
Rassegna: Tempi Moderni
Aprile 2013
Giovedì 11/04/2013 h. 21,00
Vado, sala biblioteca comunale
Gente comune
(Ordinary people) di Robert Redford
USA 1980
Rassegna: Come eravamo
Lunedì 29/04/2013 h. 21,00
Monzuno, sala biblioteca comunale
Milk di Gus Van Sant
USA 2008
Rassegna: Dis/integrare
Maggio 2013
Giovedì 09/05/2013 h. 21,00
Vado, sala biblioteca comunale
I galantuomini di Edoardo Winspeare
Italia 2008
Rassegna: Un povero paese
Martedì 28/05/2013 h. 21,00
Monzuno, sala biblioteca comunale
Lascia perdere Johnny di Fabrizio Bentivoglio
Italia 2007
Rassegna: La musica nel cuore
Giugno 2013
Giovedì 13/06/2013 h. 21,00
Vado, sala biblioteca comunale
Mar Nero di Federico Biondi
Italia, Francia, Romania 2008
Rassegna: Dis/integrare
Martedì 25/06/2013 h. 21,00
Monzuno, sala biblioteca comunale
Old boy di Park Chan-Wook
Corea del Sud 2003
Rassegna: Vendetta
Martedì 12/03/2013 h. 21,00
Vado, sala biblioteca comunale
Jungle fever di Spike Lee
USA 1991
Rassegna: Dis/integrare
Martedì 26/03/2013 h. 21,00
Monzuno, sala biblioteca comunale
Crossing over di Wayne Kramer
USA 2009
Rassegna: Tempi Moderni
Aprile 2013
Giovedì 11/04/2013 h. 21,00
Vado, sala biblioteca comunale
Gente comune
(Ordinary people) di Robert Redford
USA 1980
Rassegna: Come eravamo
Lunedì 29/04/2013 h. 21,00
Monzuno, sala biblioteca comunale
Milk di Gus Van Sant
USA 2008
Rassegna: Dis/integrare
Maggio 2013
Giovedì 09/05/2013 h. 21,00
Vado, sala biblioteca comunale
I galantuomini di Edoardo Winspeare
Italia 2008
Rassegna: Un povero paese
Martedì 28/05/2013 h. 21,00
Monzuno, sala biblioteca comunale
Lascia perdere Johnny di Fabrizio Bentivoglio
Italia 2007
Rassegna: La musica nel cuore
Giugno 2013
Giovedì 13/06/2013 h. 21,00
Vado, sala biblioteca comunale
Mar Nero di Federico Biondi
Italia, Francia, Romania 2008
Rassegna: Dis/integrare
Martedì 25/06/2013 h. 21,00
Monzuno, sala biblioteca comunale
Old boy di Park Chan-Wook
Corea del Sud 2003
Rassegna: Vendetta
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Programmazione
Travolti da un’insolito destino nell’azzurro mare d’agosto
Italia, 1974 di Lina Wertmuller
Con Giancarlo Giannini, Mariangela Melato, Eros Pagni, Isa Danieli, Riccardo SalvinoAldo Puglisi, Lorenzo Piani, Vittorio Fanfoni, Anna Melita.
Credere, obbedire, non combattere
Una coppia improbabile, costituita da un rozzo marinaio e da una ricca milanese in vacanza, naufraga accidentalmente e si ritrova a dover convivere, per mare e su un’isola deserta.
La strepitosa formula con la quale Lina Wertmüller si approccia a questo film si basa sulla già collaudata e ben oliata coppia di attori Giancarlo Giannini e Mariangela Melato già visti assieme per la regista romana nel per certi versi simile Mimì Metallurgico Ferito Nell’Onore del ’72 e nel film dall’interminabile titolo Film D’Amore E D’Anarchia, Ovvero ‘Stamattina Alle 10 In Via Dei Fiori Nella Nota Casa Di Tolleranza…’ del 1973.
In Travolti Da Un Insolito Destino [etc etc…] la regista va però oltre il tema dell’onore e dipinge un’opera forte e fortemente ironica, che proprio attraverso le stridenti dicotomie dei personaggi diventa metafora non solo dei contrasti tra classi sociali e credo politici bensì della condizione della società intera. Anzi, a ben vedere questo appassionante lungometraggio pare davvero come una delle opere più concretamente disilluse dell’intera cinematografia italiana.
Ci sono qui condensati vari temi ma tutti portano a un unico esito: l’impossibilità di modificare l’andamento delle cose dal singolo. È questo il film che più lascia emergere l’antidemocraticità di una società che non vede l’ora di auto-celebrarsi come democratica, e vi è qui tristemente impressa la ragione per la quale ogni rivoluzione è totalmente inutile perché può soltanto rovesciare chi sta al potere ma non il potere stesso.
L’ideale, insomma, è roba da “comunisti” come la Wertmüller stessa lo definisce, e a nulla porta se non a un’infelice consapevolezza della propria condizione.
Per arrivare a questa conclusione per certi versi profondamente nichilista, la regista sceglie una via insolita, che è quella della satira societaria basata su un personaggio che a turno comanda l’altro fino allo sfinimento. L’attenzione psicologica dei due personaggi in causa, in realtà, non è così approfondita perché alla romana Wertmüller sembra maggiormente interessare il contrasto ideologico-societario che affonda le radici nella provenienza dei due naufraghi.
Il meridionale d.o.c. e la milanese altrettanto d.o.c. sono i perfetti stereotipi di due modi d’intendere la comunità, la società, l’uomo, la donna, l’essere umano, l’Italia e qualsiasi altra cosa possa cadere sotto il pensiero umano.
La settentrionale “che se la tira” e che crede tutto le sia dovuto sfrutta il meridionale come fosse uno schiavo tanto che quando il marinaio Gennarino Carunchio sbotta e si ribella al trattamento subito è la stessa aristocratica Raffaella Pavone Lanzetti a definire questo atto come “la rivolta dello schiavo”, paragonandolo a una specie di Spartaco moderno.
Questa rivolta giunge agognata persino dallo spettatore, e arriva con i modi che il marinaio, per giunta meridionale e comunista, può avere. Ecco dunque che la Wertmüller lascia ampissimi spazi ai più offensivi turpiloqui dialettali, suscitando nello spettatore un’ilarità impareggiabile che contrasta vistosamente con il perbenismo societario sia per la volgarità di tali parole sia perché la rivolta in atto assume per forza di cose valenze d’estremo maschilismo che non si limita a esser tale ma che sfocia anche nella più diretta misoginia.
Non c’è però da accusare per questo la regista, d’altronde è così che è strutturata la nostra società e lei non fa altro che iperbolizzare comportamenti spesso repressi non per giustificarli ma per evidenziare con estrema e riuscita efficacia quel suo profondo ragionamento disilluso che altrimenti ne rimarrebbe indebolito.
D’altronde è proprio la parte centrale del film, quella più violenta e volgare, a rimanere impressa nello spettatore e, anzi, nell’immaginario collettivo.
Il magnifico mare sardo, fa il resto, così anche le carenze stilistiche che emergono di quando in quando passano in secondo piano di fronte a un’opera tanto coraggiosa.
Rimane a questo punto da evidenziare il punto cardine senza il quale questo film non sarebbe minimamente potuto riuscire in egual misura: i due attori.
Una perfetta Mariangela Melato è l’emblema dell’alta aristocrazia snob, mentre lo sbalorditivo Giancarlo Giannini ci regala qui un’interpretazione che oltrepassa la perfezione.
Travolti Da Un Insolito Destino In Nell’Azzurro Mare D’Agosto è dunque un film che deve assolutamente essere visto per le ragioni sopracitate e per capire, ahinoi, quanta pochezza sia promossa nel panorama cinematografico contemporaneo italiano.
Danilo Cardone – cinefobie.com
Iniziamo il 2013 di Fata Morgana con questo omaggio a Mariangela Melato, una donna che ha saputo rappresentare la realtà che la circondava in maniera leggera e profonda insieme.
Ci mancherà.
Italia, 1974 di Lina Wertmuller
Con Giancarlo Giannini, Mariangela Melato, Eros Pagni, Isa Danieli, Riccardo SalvinoAldo Puglisi, Lorenzo Piani, Vittorio Fanfoni, Anna Melita.
Credere, obbedire, non combattere
Una coppia improbabile, costituita da un rozzo marinaio e da una ricca milanese in vacanza, naufraga accidentalmente e si ritrova a dover convivere, per mare e su un’isola deserta.
La strepitosa formula con la quale Lina Wertmüller si approccia a questo film si basa sulla già collaudata e ben oliata coppia di attori Giancarlo Giannini e Mariangela Melato già visti assieme per la regista romana nel per certi versi simile Mimì Metallurgico Ferito Nell’Onore del ’72 e nel film dall’interminabile titolo Film D’Amore E D’Anarchia, Ovvero ‘Stamattina Alle 10 In Via Dei Fiori Nella Nota Casa Di Tolleranza…’ del 1973.
In Travolti Da Un Insolito Destino [etc etc…] la regista va però oltre il tema dell’onore e dipinge un’opera forte e fortemente ironica, che proprio attraverso le stridenti dicotomie dei personaggi diventa metafora non solo dei contrasti tra classi sociali e credo politici bensì della condizione della società intera. Anzi, a ben vedere questo appassionante lungometraggio pare davvero come una delle opere più concretamente disilluse dell’intera cinematografia italiana.
Ci sono qui condensati vari temi ma tutti portano a un unico esito: l’impossibilità di modificare l’andamento delle cose dal singolo. È questo il film che più lascia emergere l’antidemocraticità di una società che non vede l’ora di auto-celebrarsi come democratica, e vi è qui tristemente impressa la ragione per la quale ogni rivoluzione è totalmente inutile perché può soltanto rovesciare chi sta al potere ma non il potere stesso.
L’ideale, insomma, è roba da “comunisti” come la Wertmüller stessa lo definisce, e a nulla porta se non a un’infelice consapevolezza della propria condizione.
Per arrivare a questa conclusione per certi versi profondamente nichilista, la regista sceglie una via insolita, che è quella della satira societaria basata su un personaggio che a turno comanda l’altro fino allo sfinimento. L’attenzione psicologica dei due personaggi in causa, in realtà, non è così approfondita perché alla romana Wertmüller sembra maggiormente interessare il contrasto ideologico-societario che affonda le radici nella provenienza dei due naufraghi.
Il meridionale d.o.c. e la milanese altrettanto d.o.c. sono i perfetti stereotipi di due modi d’intendere la comunità, la società, l’uomo, la donna, l’essere umano, l’Italia e qualsiasi altra cosa possa cadere sotto il pensiero umano.
La settentrionale “che se la tira” e che crede tutto le sia dovuto sfrutta il meridionale come fosse uno schiavo tanto che quando il marinaio Gennarino Carunchio sbotta e si ribella al trattamento subito è la stessa aristocratica Raffaella Pavone Lanzetti a definire questo atto come “la rivolta dello schiavo”, paragonandolo a una specie di Spartaco moderno.
Questa rivolta giunge agognata persino dallo spettatore, e arriva con i modi che il marinaio, per giunta meridionale e comunista, può avere. Ecco dunque che la Wertmüller lascia ampissimi spazi ai più offensivi turpiloqui dialettali, suscitando nello spettatore un’ilarità impareggiabile che contrasta vistosamente con il perbenismo societario sia per la volgarità di tali parole sia perché la rivolta in atto assume per forza di cose valenze d’estremo maschilismo che non si limita a esser tale ma che sfocia anche nella più diretta misoginia.
Non c’è però da accusare per questo la regista, d’altronde è così che è strutturata la nostra società e lei non fa altro che iperbolizzare comportamenti spesso repressi non per giustificarli ma per evidenziare con estrema e riuscita efficacia quel suo profondo ragionamento disilluso che altrimenti ne rimarrebbe indebolito.
D’altronde è proprio la parte centrale del film, quella più violenta e volgare, a rimanere impressa nello spettatore e, anzi, nell’immaginario collettivo.
Il magnifico mare sardo, fa il resto, così anche le carenze stilistiche che emergono di quando in quando passano in secondo piano di fronte a un’opera tanto coraggiosa.
Rimane a questo punto da evidenziare il punto cardine senza il quale questo film non sarebbe minimamente potuto riuscire in egual misura: i due attori.
Una perfetta Mariangela Melato è l’emblema dell’alta aristocrazia snob, mentre lo sbalorditivo Giancarlo Giannini ci regala qui un’interpretazione che oltrepassa la perfezione.
Travolti Da Un Insolito Destino In Nell’Azzurro Mare D’Agosto è dunque un film che deve assolutamente essere visto per le ragioni sopracitate e per capire, ahinoi, quanta pochezza sia promossa nel panorama cinematografico contemporaneo italiano.
Danilo Cardone – cinefobie.com
Iniziamo il 2013 di Fata Morgana con questo omaggio a Mariangela Melato, una donna che ha saputo rappresentare la realtà che la circondava in maniera leggera e profonda insieme.
Ci mancherà.
Etichette:
schede film
Calendario programmazione gennaio/febbraio 2013
Gennaio 2013
Martedì 22/01/2013 h. 21,00
Vado, sala biblioteca comunale
Travolti da un’insolito destino nell’azzurro mare d’agosto
di Lina Wertmuller
Italia 1974
Omaggio a Mariangela Melato
Febbraio 2013
Sabato 02/02/2013 h. 21,00
Vado, Delegazione comunale
This must be the place
di Paolo Sorrentino
Italia 2010
Giornata della Memoria
Proiezione aperta a tutti
organizzata dal Comune e dalla Pro Loco di Monzuno
Venerdì 08/02/2013 h. 21,00
Monzuno, sala biblioteca comunale
Questione di cuore
di Francesca Archibugi
Italia 2008
Rassegna: un povero paese
Martedì 26/02/2013 h. 21,00
Monzuno, sala biblioteca comunale
La donna che canta (Incendies)
di Dennis Villenevue
Canada, 2010
Rassegna: dis/integrare
Martedì 22/01/2013 h. 21,00
Vado, sala biblioteca comunale
Travolti da un’insolito destino nell’azzurro mare d’agosto
di Lina Wertmuller
Italia 1974
Omaggio a Mariangela Melato
Febbraio 2013
Sabato 02/02/2013 h. 21,00
Vado, Delegazione comunale
This must be the place
di Paolo Sorrentino
Italia 2010
Giornata della Memoria
Proiezione aperta a tutti
organizzata dal Comune e dalla Pro Loco di Monzuno
Venerdì 08/02/2013 h. 21,00
Monzuno, sala biblioteca comunale
Questione di cuore
di Francesca Archibugi
Italia 2008
Rassegna: un povero paese
Martedì 26/02/2013 h. 21,00
Monzuno, sala biblioteca comunale
La donna che canta (Incendies)
di Dennis Villenevue
Canada, 2010
Rassegna: dis/integrare
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